lunedì 5 aprile 2021

Isole Canarie in camper: El Hierro



Lo so, non sono un perfetto blogger (visto che riscrivo dopo "solo" quattro anni...) ma ho appena ritrovato nell'archivio questo unico post scritto durante il tour delle Isole Canarie nell'inverno 2018-2019. Un po' di nostalgia ma soprattutto: che voglia di tornare a girare con il camper!
 
Finalmente si parte!
Dopo aver portato il camper a Tenerife ho fatto fare un po' di lavori (pannello solare, antifurto e chiusura centralizzata, TV e antenna) e poi di corsa al porto di Los Cristianos per la partenza con il primo traghetto disponibile. A dire il vero, la mia prima richiesta è stata per l'isola de La Palma, ma, visto che non c'era posto, sono partito dopo poco per El Hierro. Verso le 20,30 si salpa e il viaggio scorre tranquillo. Il traghetto della Naviera Armas (pulito, con tutti i servizi e con personale gentile) attracca nel piccolo Puerto de La Estaca e verso le 23,30 sono già a bordo del mio Fiat Ducato 2.8 JTD diretto verso La Caleta, dove parcheggio vicino al mare. Risvegliarsi la mattina (dopo nove ore di sonno) e accorgersi che in quel silenzio si sente solo il rumore delle onde che si infrangono sulla scogliera è una delle sensazioni che volevo provare girando le Canarie in camper. Le altre impressioni piacevoli sono arrivate subito dopo e sono durate per tutto il tempo trascorso a El Hierro. Infatti, appena sceso dal camper il mio sguardo si è perso tra il blu dell'oceano e la montagna rosso-vulcanica che scende giù a picco fino al mare... e poi l'aria che si respira, oltre che per la qualità, è proprio quella della libertà o meglio della spensieratezza unita alla calma (nonsoseesisteunaggettivo).
Sì, girare in lungo e in largo l'isola (in totale ho fatto circa 150 km in quattro giorni) e fermarsi quando hai voglia di uno spuntino o solo per il piacere di fare una foto da portare con te a fine vacanza era proprio quello che volevo fare. Tutti ti salutano e fanno piacevolmente due chiacchiere con i forestieri. Poi ci sono pochissime macchine in giro (le più viste quelle dei rent a car) tant'è che le strade, tutte perfette e piene di segnali (senza le distanze in chilometri) sono deserte. A volte ti guardi intorno e sembra di essere sulla luna, anche perché il paesaggio vulcanico tutto intorno, assomiglia proprio a quello selenico!
Per visitare i luoghi 'da vedere' ho fatto una ricerca su Internet e poi con il navigatore me li sono girati quasi tutti. 
Da amante del mare, posso dire che tutta zona de El Golfo (da La Maceta a Punta Grande, da dove si vede un tramonto eccezionale) mi è rimasta nel cuore, per il panorama mozzafiato che si perde su tutta la baia, per le piscine naturali sulle scogliere, per le discese a mare, vere opere d'arte realizzate dal municipio dell'isola, per i caratteristici sentieri… Ma molto del fascino di questo posto è dovuto al suo clima perfetto, perché la montagna retrostante lo protegge dai venti nord-orientali che soffiano forte da queste parti.
Passiamo alle dritte: sull’isola, ci sono solo tre benzinai molto cari, che non permettono di caricare il serbatoio di acqua. Quindi conviene fare il pieno, sia di benzina che di acqua, a Tenerife.
Si trova facilmente parcheggio per dormire la notte, soprattutto vicino al mare. Comunque l'unico camping attrezzato si trova in montagna, a Hoya del Morcillo, in mezzo a un bosco di pini.
Prima ho scritto che ho girato ‘quasi’ tutti i luoghi da non perdere... così ho la scusa per poterci tornare. Ne vale proprio la pena.

Provare per credere!!

Lo





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